"Paesaggio roccioso e austero, simile ai più forti di Calabria, asilo di pescatori e di contadini, nuda, solenne cornice delle più primitive d'Italia.
Monterosso, Vernazza, Corniglia, nidi di falchi e di gabbiani, Manarola e Riomaggiore sono, procedendo da ponente a levante, i nomi di pochi paesi o frazioni di paesi così asserragliati fra le rupi e il mare."
(Eugenio Montale, Fuori di casa).
Qui la presenza del poeta di Ossi di Seppia è ancora fortissima. La sua casa a Monterosso, "la pagoda giallognola", come egli stesso la definiva; la statua del Gigante, il grande Nettuno alto circa 14 metri che sorreggeva la villa di Don Pedro, (l'emigrante tornato da Buenos Aires cui il poeta dedica uno scritto nell'opera La farfalla di Dinard); il convento e la chiesa dei Cappuccini; le case degli emigranti sud americani; i muretti a secco; la natura stessa da cui Montale ha tratto ispirazione per le sue poesie, tutto sembra ripeterne il nome.
Certo, oggi Monterosso è ben diverso dal paese che Montale conobbe nei primi anni XX, quando giungeva da Genova su uno sbuffante trenino operaio alla sua villa al mare, "la casa delle due palme" come lui la chiamava. La pagoda giallognola, residenza estiva di Montale, comunque è ancora lì, con le due palme tanto care al poeta. La casa è un'isola della memoria. Questo è il paesaggio visivo e sonoro, il crogiuolo da cui è scaturita la sua poesia. L'itinerario montaliano - che il Parco Letterario® a lui dedicato propone - è attraverso questi luoghi: un incontro, una sorta di viaggio in "Ossi di Seppia", "Mediterraneo", "Meriggi di Ombre".
Ma il percorso è anche scoperta di un paesaggio davvero unico: le Cinque Terre.
Nella sua totalità rappresenta un'impresa senza precedenti, una sfida alla natura e, al tempo stesso, un armonico disegno in sintonia con essa. Paesaggio scultura, paesaggio alveare, cattedrale di pietre che se venissero allineate ad altezza d'uomo coprirebbero 11.000 km, lungo secoli di estenuante fatica. Su queste terrazze maturò l'uva del cui vino cantò Petrarca nel suo poema Africa.
Oggi, semi-abbandonate dall' uomo, le terrazze sono state dichiarate patrimonio dell'umanità e costituiscono il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Dove: Monterosso al Mare
Tel.: 0187.21223 - 0187 817646
Fax: -
Sito internet: //www.parchiletterari.com/parco.php?id=5
E-mail: adriana2@libero.it
Orari di apertura: Per informazioni rivolgersi in sede
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