Come di consuetudine, Davide è arrivato prima della sposa, accompagnato dalla damigella d’onore Cassiopea, un bellissimo esemplare di galgo espanol, con tanto di fiocco bianco crema al collare a riprendere il tono della cravatta dello sposo, in grisaglia. La sposa li ha raggiunti poco dopo: abito bianco e un mantello color cremisi, accompagnata da Circe, cirneco dell’Etna una magnifica femmina di dodici anni. Ad aspettare gli sposi, levrieri, terranova, golden retriver, e tanti altri, qualcuno col fiocco bianco, altri con la gardenia.
La cerimonia si è svolta nella chiesa piccola di san Martino dove sono entrati riusciti ad entrare in poco meno di 60: gli sposi e i testimoni (umani), una sessantina di cani con i proprietari, molti dei quali fanno parte dell’associazione Gaci (Greyhound Adopt Center Italy) che salva i levrieri abbandonati dopo le corse e spesso vittime per impiccagione o fucilazione quando invecchiano. Associazione di cui fanno parte Viviana e Davide.
Mentre il sacerdote, don Giovanni Lupino, legge le sacre scritture, i cani dormono, mantenendo un comportamento esemplare per tutta la durata della cerimonia: non un solo abbaiare si sente all’interno della chiesa.
Alla fine della cerimonia, il ricevimento si è tenuto all’aperto con pranzo nuziale curato da volontari e torta d’ordinanza. Durante il pranzo, vengono aperti il doggy bar e il doggy buffet: tanti gusti per tante razze che davanti al cibo non fanno mai storie. Alla fine un bell’osso per tutti. E poi le bomboniere: sacchetti con crocchette per tutti.
Questo è il primo caso di dog-wedding in Italia e la storia sta facendo il giro del mondo.
Le foto diIn Liguria il primo matrimonio con 100 cani invitati
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