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Esposizioni e mostre d'arte in Liguria

Mostra visitabile fino a domenica 17 aprile 2022

Personale Gioxe De Micheli a Albissola Marina

Guarda questa foto sulla mostra  a Albissola MarinaA Albissola Marina, fino a domenica 17 aprile 2022, Personale Gioxe De Micheli.

Un gradito ritorno presso il Circolo degli Artisti di Pozzo Garitta.
Dal 2 al 17 aprile, sarà nostro ospite Gioxe DE MICHELI.


"Pittura nata, oltre che da un talento ingenito e alimentato dal clima culturale familiare così articolato e di alto livello internazionale vista la professione del padre Mario, nell'alveo della vivace cultura pittorica del Novecento, senza dimenticare come, da maturo artista quale è Gioxe De Micheli, i suoi cicli dedicati al passato (dall'amore per Luca Signorelli al Dürer, da Simone Martini a Pisanello, per citarne alcuni) hanno reso tale tempo antico più vicino a noi, più "umanizzato" raggiungendo un linguaggio proprio, sì rigoroso ma meditato e posto a confronto

con le criticità del quotidiano, sottolineando il bisogno della

riflessione e di una ponderazione metafisica, financo poetica.

Ha esposto fin da giovane disegnando molto, ancora oggi è

creatore di raffinati fogli di grafica. La sua ricerca è incentrata, in

qualche maniera, su come noi possiamo percepire le immagini

rapportandole con la realtà e si avverte, forse non cercata ma

presente, una arcana tensione melanconica che prende avvio

dal desiderio, dall'utopia di fissare, in una dimensione fittizia

spazio-temporale, la fragilità labile dell'esistenza umana. Gioxe

non ha mai fatto parte di alcun "ismo", o gruppo: è libero nel

suo fare arte così rigorosa; è autonomo e originale avendo solide

radici culturali e capacità tecnica raffinata (dall'affresco alla

grafica). Personalmente mi ha fatto venire in mente, in qualche

modo, un maestro fuori categoria come David Hockney.

Le sue figure, inserite nella campagna astratta, avvicinate da

alcuni animali (il Nostro ha una personale sensibilità verso la

natura e gli animali da essere, in qualche modo, un "naturalista")

diventano ideali pure loro: è lo spazio metafisico creato dal Pittore che gli dà dignità universale; eroi moderni, ricchi di una poetica civile che li rende unici perché nati sulla povertà, la fatica, la solitudine dell'affanno, nonché travaglio a volte del vivere contemporaneo.

E' un narratore acuto e disincantato, interessato ai grandi temi

generali indagati nella trama più intima dove si avverte il suo

vissuto personale. Importante è il colore. Le sue paste pigmentose sono stese con grazia e armonia, dettate da attenta

meditazione e assillo interiore emozionale dove la memoria, la

storia è il canovaccio da cui partire per nuove narrazioni dedicate

alla vita, alla coscienza, all'etica civile. Da laico sente forte il valore del rispetto dell'Uomo, della Natura, del Lavoro, come

ha scritto Renzo Margonari:"... producendo immagini evocative

– vocative – narrative, ad alto tasso poetico, che illustrano dubbi e attese del sentire umano attuale (...)" e, tal volta, ciò porta ad essere accantonati nel mondo della critica contemporanea e del mondo consumistico. Nascono, così, composizioni silenti, coerenti. Il suo colore è vivido grazie a una luce mai stridente,

ardente, ma dilatata, leggera, quasi impalpabile (spesso

dominano le ocre), vengono meno,a volte, le ombre, ma il

chiaroscuro che dà volume è ben preciso e puntuale.

Anche nei suoi quadri più grandi e complessi, De Micheli offre

una composizione frontale: forse vuole porsi davanti all'osservatore, è un dialogo diretto tra l'autore e il fruitore in un dialogo autentico e onesto, aperto, diretto e senza diaframmi

interpretativi. Spesso i suoi personaggi si possono "leggere"

come autoritratti pensierosi, solitari, introspettivi, riflessivi; personaggi di un suo "teatro" un po' stranito: viaggiatori, filosofi,

pazzi, sognatori, lavavetri, venditori di tappeti, madri impaurite

e il "regista" di tale stesura teatrale rimane nella buca del suggeritore, guardando il fluire dei gesti, delle emozioni.

Narratore di umanità e novelliere di favole della natura: rimando

alla luce del suo cielo dove si rincorrono le nuvole, l'albeggiare

poetico sul mare, i fiori sbocciati sui rami, il tutto armonizzato

da una melodia dolce data dai passaggi innumerevoli delle varie tonalità di colore su cui è basato il quadro. La sostanza pittorica è magra, rilasciata per grandi campiture un po' come se Gioxe usasse sempre la tecnica antica dell'affresco: in tal senso mi sembra significativo ricordare che ha realizzato, eseguito murales e affreschi di cui uno dei più importanti è Ex-itinere – trittico dei viaggiatori (cm 200×365) del 1993, compiuto per il Palazzo di Giustizia a Milano. Il malessere della vita quotidiana, sposta l'attenzione di Gioxe De Micheli verso il più debole; la sua ricerca è intensa, seppur non vociata, ma proprio per questo intima nel groviglio labirintico delle problematiche di oggi.

Le sue opere incantano per profondità tematica svolta con leggerezza, a volte sottile ironia, meraviglia e suggestione, avvedutezza, creazione e rivelazione."

Silvia Bottaro





Ad Albissola, al Circolo degli artisti in Piazza del Popolo – sarà

stato il 1960, partecipai alla mia prima collettiva. Esposi una

teletta, forse un 20 x 30, una piccola motocicletta rossa e arruffata.

Fu la mia prima collettiva e anche la mia prima opera venduta. Ed ebbi un acquirente d'eccezione: Lucio Fontana.

In seguito quante volte avrò esposto ad Albissola? Tante, tante

volte, da solo o in gruppo, magari con Giorgio, Gianni, Daniel, Marco, Agostino, al Circolo degli Artisti, ma anche Al Cambusiere, a Pozzo Garitta o nei tanti altri, fervidi luoghi delle estati albissolesi.

Adesso, dopo tanti anni, ritorno al Circolo degli Artisti e lo faccio proponendo un gruppo di dipinti realizzati negli ultimi 5-6 anni e che ruotano attorno a un tema che mi è particolarmente caro, quello del "viaggio", dell'"esodo", del "cambio di destinazione". I protagonisti delle mie opere sono dunque viaggiatori, profughi, ambulanti, esuli in fuga o in attesa di una diversa destinazione. Ora, se da una parte può essere evidente l'allusione al dramma di una umanità calpestata,

offesa, umiliata, dall'altra, attraverso la trasfigurazione, il sentimento poetico, il contrappunto tra realtà e metafora, si dipana una riflessione puramente introspettiva ed esistenziale.

Una riflessione che mi ha portato, da sempre, a tentare di

raccontare il mio tempo filtrandolo, però, ed elavandolo dalle

brutture e dallo spavento attraverso l'invenzione di un mio linguaggio.

Inventare un linguaggio autonomo, cioè nato dalla ricerca personale, non vuol dire non avere "padri nobili", ci si arrampica sulla spalla di qualche gigante e poi si prova a crescere su se stessi, scavando, scartando, aggiungendo, immaginando, affinando la cifra stilistica. E, attenzione, inventare un linguaggio autonomo non vuol dire "fare a chi le spara più grosse", il linguaggio in un artista matura e cresce nella tensione etica e creativa, nella libertà della fantasia, nell'identificazione del mondo poetico, nella ricerca della forma e, infine, nella tenace, paziente quotidianità del mestiere.

Mondo poetico, creatività, forma e contenuto, mestiere, tutto questo fa la qualità di un'opera d'arte, qualità che per essere "riconosciuta" ha bisogno, certo, di qualche strumento di conoscenza, ma questi pur fondamentali strumenti da soli non bastano se manca il profondo sentimento "dell'esistere", perché è proprio questa terrestre dimensione spirituale che sviluppa la sensibilità "a vedere" e a "sentire". Dunque la qualità in arte dovrebbe essere contenuta, in parte, già negli occhi di chi guarda. Verrebbe voglia di dire che la qualità la capisce chi se la merita.




Dopo aver parlato di Gioxe non possiamo esimerci dal ricordare la grande amicizia e fondamentale collaborazione, nello scorso secolo, fra la nostra Associazione e suo padre Mario De Micheli:

"Mario De Micheli, nato a Genova e vissuto a Milano, è stato un critico d'arte, critico letterario e accademico italiano. Storico delle avanguardie artistiche del '900, ha sostenuto con grande passione l'arte di impegno sociale e civile."

Ecco, nostante questa sua grande dimensione storico/artistica, o forse proprio per quella, fu molto vicino ad Albisola dettandone e condividendone molte delle esperienze che hanno concorso a renderla culturalmente famosa nel mondo.

Inaugurazione sabato 2 aprile alle ore 17.
Orario di apertura:tutti i giorno dalle 17 alle 19. Lunedì chiuso.


Per info:
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta, 32 17012 Albissola Marina (SV)
www.circoloartistialbisola.it
circ.artistialbisola@libero.it

Dove: Albissola Marina
Da: sabato 2 aprile 2022
A: domenica 17 aprile 2022

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ATTENZIONE: benché gli le mostre pubblicate sono state comunicate dai singoli organizzatori a partire dal 28 maggio 2020, a causa del coronavirus (COVID-19) potrebbero essere apportate limitazione improvvise alla mostra. Per tanto è sempre consigliabile richiedere informazioni sui dettagli agli organizzatori della mostra.

*La presente mostra è stata pubblicata a scopo informativo. Le manifestazioni, le date, i luoghi risultano comunicati dagli organizzatori delle singole iniziative. Langololigure.it non si assume responsabilità alcuna per ogni eventuale cambiamento degli eventi e delle date riportati non comunicati dagli organizzatori.

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