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Curiosità della Liguria


Liguria terra di streghe

Il fenomeno stregoneria, in passato, è stato presente un pò in tutta la Liguria; uno di quelli più eclatanti (ed anche più gravi) è quello di Triora, dove nel 1587, circa trenta donne ed un fanciullo furono accusati di stregoneria e di avere rapporti col Diavolo.

In quell’anno la Valle Argentina (la valle in cui si trova Triora) fu colpita da una grave carestia: il tempo era pessimo, i raccolti magrissimi e il bestiame si ammalava e moriva. Il Consiglio degli Anziani pensò che si potesse trattare di stregoneria e ne informò il Vescovo di Albenga e l'Inquisitore di Genova.

Il Vicario di Albenga, Girolamo Del Pozzo, si recò nella cittadina stregata su ordine del governo genovese e fece preparare le prigioni e gli strumenti di tortura perché lui stesso si credeva perseguitato dalla terribile setta delle malefiche. Per la cattura delle donne furono stanziati 500 Scudi.

Fortunatamente il delirio degli inquisitori potè durare pochi mesi, perché alcuni Anziani protestarono col Governo Genovese per l’operato poco ortodosso e poco cristiano utilizzato da Del Pozzo. A quel punto le donne che non morirono sotto tortura vennero liberato e la cosa venne messa a tacere.

Allora gli inquisitori aveva metodi ben precisi per dimostrare se una donna era una strega: uno di questi metodi consisteva nel creare un miscuglio di acqua, sale, pepe, terra e polvere, e farlo bere alla presunta strega, se questa aveva una ben che minima reazione di rigetto (anche solo un colpo di tosse), era senza ombra di dubbio una strega; un altro metodo molto usato era quello di prendere l’imputata, legarle la mano destra al piede sinistro e gettarla in una piscina alta due metri per circa 15 minuti, se la donna sopravviveva, allora sicuramente era una brava cristiana.

Tuttora i Trioresi sostengono che i fantasmi delle sfortunate donne imprigionate nel 1587 si aggirano ancora, la notte, per la Piazza della Colleggiata, piazza San Dalmazio, in cima al paese, dove esisteva la civica abitazione del Meggia (ora ne rimangono pochi resti), che ai tempi del processo venne trasformata nelle carceri per le sospettate di stregoneria dette "Cą de' Spiriti" o "Cą de' Bąggiure".

Le donne del Triorese erano levatrici, ostetriche e grandi guaritrici, i riti che officiavano propiziavano la vita e la fertilitą e dall'epoca del processo Triora non venne di certo "disinfestata" dalle Streghe, esse, nell'eccezione più concreta di guaritrici, erboriste ed ostetriche continuano ad esistere fino ai giorni nostri con la loro medicina popolare, fortemente legata alle varietą botaniche del territorio ed alle pratiche popolari di guarigione....



Informazioni prese da “La vera storia della strega di Blair” di Antonella Fulci e dalla rete

Le foto diLiguria terra di streghe



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