Dalle considerazioni di carattere generale, passiamo a individuare le testimonianze materiali, le attività economiche e sociali della regione durante la protostoria.
1) L'antica età del bronzo è poco conosciuta, documentata essenzialmente fino a pochi anni fa dalla presenza di materiali ceramici e bronzi con affinità nel repertorio di Polada (cultura archeologica dell'Italia settentrionale a nord del Po) nei giacimenti in grotte. Quest'ultime insieme ai siti di altura, chiamati Castellari, disposti nelle zone dell'Appennino Ligure su terrazzamenti artificiali (sotto i 700 m.) costituivano gli abitati. La frequentazione di zone elevate è inoltre attestata fin dal neolitico per attività di pascolo di ovicaprini, collegati a questa attività sono i livelli di incendio di aree di foresta per l'apertura di pascoli d'altura. L'economia di sussistenza era inoltre costituita dalla caccia. Il rito funerario è documentato da sepolture collettive in grotta forse attribuibili a gruppi di parentela.
Per la sua posizione geografica, questa regione rappresenta il collegamento dell'Italia nord-occidentale con le regioni tirreniche.
Il materiale ceramico è ora documentato al Bric Tana (Savona), fra i materiali dei vecchi scavi nelle grotte di Finale Ligure, e in alcuni siti di altura della Liguria orientale (castellari di Zignano e di Camogli) e dell'Appennino Ligure-Emiliano (Rocche di Drusco).
2)Nell’ età del Bronzo media e recente persistono i siti abitativi, l’ economia di sussistenza, i riti funerari della precedente età.
Per l’ età del Bronzo finale gli abitati sono prevalentemente d’ altura con alcuni siti costieri come quello di Chiavari, al di sotto della necropoli dell’ età del ferro. Nell’ economia di sussistenza svolgono un ruolo rilevante i pascoli di collina e montagna, le risorse minerarie principali (miniere di rame) si concentrano nel golfo del Tigullio e a Lobiola, sulla fascia collinare alle spalle di Sestri Levante. Gli scambi a lunga distanza, nei quali un ruolo centrale è svolto probabilmente da Chiavari, collegano la regione con la Lombardia, l’ Emilia occidentale e la Toscana settentrionale.
3)Per l’ età del ferro il complesso più noto è la necropoli di Chiavari; essa è ad incinerazione, con sepolture prevalentemente individuali in cassette di lastre riunite in recinti che probabilmente delimitano aree di gruppi familiari.
Nel trecento Dante Alighieri conosceva bene la lingua dei Genovesi, infatti nella sua celebre opera De vulgari eloquentia (I , XIII) scriveva:
“…se i Genovesi a causa di un’amnesia perdessero la lettera z, dovrebbero o ammutolire completamente o rifarsi una nuova lingua. La z infatti fa la parte del leone nella loro parlata, e si tratta di una lettera che non si può pronunciare senza molta durezza.”
Tabella di datazione della protostoria italiana
Antica età del bronzo – Data tradizionale: 1800 a.C.; Data recente basata su studi scientifici: 2300 a.C.
media età del bronzo – Data tradizionale: 1600 a.C.; Data recente basata su studi scientifici: 1700 a.C.
Età del bronzo recente – Data tradizionale: 1300 a.C.; Data recente basata su studi scientifici: 1350 a.C.
Età del bronzo finale – Data tradizionale: 1200 a.C.; Data recente basata su studi scientifici: 1200 a.C.
Da uno studio su gli antichi liguri condotto da Francesca Caresani
Le foto diGli antichi liguri
Indietro