Molto velocemente e con un processo assolutamente spontaneo i tre elementi fondatori trovano un sound che si fonda sulla sperimentazione del propri strumenti, voce compresa, ottenendo comunque un risultato molto piacevole e di facile ascolto. Per migliorare ulteriormente la propria musica decidono successivamente di inserire una chitarra. Non si tratta però di una sconfitta a livello componitivo, ma di un vero e proprio apporto da parte di quell’unico strumento che può investire con il suo muro sonoro la faccia più dura della loro musica.
C’è un fondamentale accordo di intenti tra gli elementi, a partire dalla voglia di suonare per personale necessità creativa ed emotiva e non per posizione, fino ad arrivare all’idea quasi comune di quello che per loro deve essere la musica. Raggiungono ben presto un risultato eccezionale che somma le loro molteplici ispirazioni per creare quella musica che sempre avrebbero voluto ascoltare. Quello che ne esce è un rock piuttosto duro che non tralascia assolutamente l’aspetto melodico, un tributo volontario ai grandi gruppi che hanno formato il temperamento artistico di ogni singolo elemento, senza cadere nella copiatura; la loro personale risposta al panorama discografico internazionale attuale.
Difficile comunque inserirli in un vero e proprio genere; innanzitutto perché, nonostante la loro breve carriera, hanno già raggiunto una maturità artistica tale da inserire in ogni loro composizione un marchio di fabbrica assolutamente riconoscibile. Sicuramente si tratta però di rock cantato in inglese di estrazione americana, tenendo a riguardo la scena britannica, con ispirazioni che vanno dal rock più duro dei Tool e dei primi Korn, alla sperimentazione dei Radiohead, passando per i Red Hot Chili Peppers e tutto il grunge statunitense, molto sentito da tutti i componenti, con in testa Pearl Jam, Soundgarden ed Alice in chains e con il normale tributo al grande rock degli anni settanta dei Led Zeppelin. Meno udibile nei pezzi, ma comunque di grande ispirazione, l’influenza di grandi band quali la Dave Matthews Band, oppure le grandi voci quali Jeff Buckley e Ben Harper.
Con il 2005 hanno deciso di portare su di un palco il loro lavoro. La maniera più naturale di farlo è stata quella di partecipare ai più importanti concorsi per gruppi emergenti. Il successo di pubblico e critica è stato molto soddisfacente, tanto da portare gli Humor Vitreo alle fasi successive del concorso Sband indetto dal Ju-Bamboo di Savona e di arrivare alle semifinali per il concorso Emergenza nella sezione di Genova.
Dopo aver partecipato partecipato ad una trasmissione radiofonica live dell’emittente Radio Savona Sound partecipano al primo "Festival delle Periferie" tenutosi a Genova SESTRI PONENTE "Villa Rossi" piazzandosi al 5° posto su 24 band di cui 23 locali (Interland Genova). Nel giugno del 2005 gli Humor Vitreo vincono nella categoria "Musica Originale Giovani" il concorso "Tracce Sonore" svoltosi in Mondovi' (CN). Importante sottolineare il fatto che gli HV erano l'unica band Ligure a partecipare al sopracitato concorso.
Ultimamente è stato registrato il loro primo DEMO di n° 5 Pezzi andato a ruba durante i concerti eseguiti!
Nel Gennaio 2006 è stato scelta dallo staff della Sanna Record di Milano la traccia del demo "September 5" come pezzo portante da inserire nella compilation "Rock Contamination" edito nell'estate 2006.
Sito internet: //xoomer.alice.it/humorvitreo